L’infanzia richiede alla società una vasta gamma di servizi orientati a tutelarne il benessere, lo sviluppo, la crescita e l’intrattenimento. Vediamo quali sono le figure professionali che si occupano dell’infanzia.
Lavorare con i bambini: professioni nell’ambito educativo
La maestra d’asilo nido o di scuola materna, o educatrice d’infanzia, è una figura professionale normata dal decreto ministeriale 249 del 10 settembre 2010. L’amore per i bambini ed una naturale predisposizione al contatto con i più piccoli non bastano per diventare maestra d’asilo. Tra graduatorie, privatizzazioni, corsi privati, bandi e lauree brevi, il percorso formativo si è ulteriormente complicato negli ultimi tempi. Per legge, chi ha conseguito il diploma di scuole magistrali a indirizzo pedagogico entro l’anno 2001/2002 può insegnare nelle scuole materne e negli asili pubblici senza laurea. Se, invece, il diploma è stato conseguito dopo l’anno 2001/2002 occorre per forza un’istruzione universitaria in scienze dell’educazione, seguita da un percorso di abilitazione professionale per ottenere la qualifica di assistente infantile. Anche per diventare maestro o maestra elementare o insegnante di sostegno è necessaria una laurea in scienze dell’educazione e della formazione, e relativa abilitazione professionale.
Gli insegnanti di lingue straniere per bambini sono, in genere, anch’essi laureati in scienze della formazione ed hanno completato il percorso formativo con Master e corsi specifici che rilasciano certificazioni qualificanti, come, ad esempio, CELTA (Certificate in Teaching English to Speakers of Other Languages), una delle certificazioni più richieste in questo ambito.
Lavorare con i bambini: professioni sanitarie ed assistenziali
L’assistente all’infanzia è un operatore socio-educativo impegnato nell’attività di assistenza, animazione e vigilanza dei bambini nella prima e seconda infanzia, accompagnandoli nello sviluppo cognitivo, pedagogico, affettivo, sociale, psicologico e fisico. Si tratta di una figura professionale molto richiesta in tutta Italia. Gli ambiti in cui opera un assistente all’infanzia possono essere di tipo socio-sanitario, come cliniche pediatriche, centri di riabilitazione, istituti di assistenza per abilità differenti e centri sportivi dedicati all’infanzia, o di tipo pedagogico e ludico-ricreativo, come asili nido, scuole d’infanzia, centri estivi, baby-parking, ludoteche e centri ricreativi ed aggregativi. L’assistente all’infanzia cura e sorveglia i bambini, partecipa alla stesura di programmi pedagogici e socio-educativi e si occupa di prevenzione sanitaria. Per diventare assistente all’infanzia occorre seguire un iter formativo specifico, frequentando appositi corsi per assistente all’infanzia, disponibili anche a distanza, tramite internet.
Per diventare pediatra, occorre una laurea in medicina e chirurgia, con specializzazione in pediatria, mentre per diventare ostetrica ed assistere le gestanti durante il parto occorre una laurea triennale in ostetricia. C’è poi il logopedista, che si occupa della cura dei disturbi del linguaggio, della deglutizione e dei disagi cognitivi connessi. Per poter svolgere questa delicata professione occorre una laurea di primo livello in medicina e chirurgia o una laurea magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie.
Lavorare con i bambini può rappresentare un’interessante opportunità per aprire un’impresa nel settore educativo, pedagogico, assistenziale o ludico-ricreativo, come asili nido, centri gioco, scuole d’infanzia, centri estivi, ludoteche e scuole speciali per bambini con disabilità. La forma societaria può essere scelta tra quelle disponibili nell’ordinamento giuridico italiano, dalla società per azioni alla ditta individuale, beneficiando di agevolazioni e finanziamenti per l’imprenditoria femminile.