Dopo avervi parlato dell’uscita del nuovo libro dell’Avv. Davide Cornalba dal titolo “L’Avventura Italiana” oggi siamo qui a pubblicare il primo articolo offerto dal team dell’Avvocato, riguardante le nuove detrazioni previste per i ristoratori come da Legge di Bilancio 2021. Questa del blog dell’Avvocato Davide Cornalba è in effetti la novità del mese, dopo le ultime notizie pubblicate sul libro dedicato al tema dell’immigrazione.
Consegne a Domicilio: IVA ridotta al 10% per i ristoratori
Ormai non c’è alcun dubbio, per le consegne a domicilio l’IVA è stata ridotta e per tutti i ristoratori che effettuano questo tipo di servizio l’IVA è pari al 10%.
La nuova normativa è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2021, che ha messo finalmente fine alla “guerra” tra Agenzia Delle Entrate e Ministero del Tesoro (vedi info con l’Avv Davide Cornalba, avvocato di Lodi).
Ricordiamo infatti che il Fisco italiano spingeva per l’IVA al 22%, mentre il Tesoro ha proposto un’aliquota IVA ridotta, anche per compensare le perdite di fatturato e rilanciare comunque il settore. Che fra l’altro è in grave crisi da oltre un anno.
A spuntarla è stato il Tesoro, quindi sulle consegne a domicilio (ma anche sui cibi d’asporto) si applica l’aliquota IVA agevolata al 10%.
Di seguito vi indicheremo tutte le novità sulle consegne a domicilio e sul cibo da asporto.
Consegne a domicilio: un servizio indispensabile
Come ben saprete, la pandemia ci ha costretto a rimanere a casa ed uscire esclusivamente per necessità. Tra restrizioni e lockdown le attività commerciali italiane sono rimaste chiuse per una buona parte del 2020.
Nel 2021 non è cambiato molto, anzi le zone Rosse e Arancioni hanno accentuato la chiusura delle attività commerciali in determinate regioni.
Per i ristoranti risulta quindi impossibile far sedere i clienti, e alcune volte anche tenere aperto (ricordiamo che in molte zone e per molto tempo i locali avevano l’obbligo di chiusura alle ore 18:00).
Ebbene, il settore ristorativo ha quindi deciso di puntare tutto sull’asporto e sulle consegne a domicilio, uniche due fonti di guadagno per questa attività commerciale.
Da qui nasce l’idea del Tesoro, ovvero applicare un’aliquota IVA ridotta sulle consegne e sul cibo da asporto. Certo non sarò solo questo a far ripartire il settore ristorativo, ma quantomeno con questa nuova normativa ne verranno limitati i danni.
La sottile linea che divide somministrazione e vendita
La questione sulle consegne a domicilio nasce dalle normative in vigore, emanate dal DPR n° 633 del 1972. Ebbene, è dal 1972 che in Italia la somministrazione di cibo e bevande si differenzia dalla vendita di cibo e bevande.
Sono previste quindi due aliquote differenti, ovvero:
- IVA al 10 % per la somministrazione di cibi e bevande;
- IVA al 22 % per il trasporto delle merci (in questo caso per la vendita di cibi e bevande da asporto).
Purtroppo però, la pandemia ha costretto tutti noi italiani a restare a casa e di conseguenza di non poter consumare pasti in ristoranti, bar e attività simili. La consegna e l’asporto è stata l’unica ancora di salvezza per i ristoratori, e in molti casi anche per noi cittadini.
Per questo motivo, per tutto il 2021 verrà applicata l’aliquota IVA ridotta al 10% sulle consegne a domicilio, e su cibi e bevande da asporto.
Con questo articolo abbiamo fatto la conoscenza del blog dell’Avvocato Davide Cornalba, avvocato del foro di Lodi, specializzato in cause civili legate al risarcimento del danno da fatto illecito. L’Avv. Cornalba ha Lo studio legale dell’Avv. Davide Cornalba ha sedi in Milano, Corso di Porta Vittoria 18, e Lodi, Via XX Settembre 51. Grazie alla collaborazione di uno staff altamente specializzati, l’Avv. Davide Cornalba offre consulenze legali in materia di responsabilità civile in ambito di procedure di mediazione, in ambito giudiziale civile, in ambito giudiziale amministrativo, responsabilità penale, assistenza specialistica per opposizione a contravvenzioni, proposizione di denunce-querele, opposizioni a richieste di archiviazione.